SI NAVIGA A BRACCIA

30 Settembre 2020 – Gennaio 2021

Non si recita a braccio e non si naviga a vista, ma proprio, si naviga a braccia, potendosi giovare, per spostarsi, unicamente degli arti superiori usati come remi. Tale immagine, che ai palati fini ricorderà senz’altro La zattera della Medusa di Géricault, ben rappresenta la situazione in cui la gestione scellerata di un evento epidemiologicamente ambiguo come il Covid-19 ha precipitato le attività produttive, e fra tutte, le gallerie d’arte. Le provocatrici Lwana & Moana occuperanno la vetrina con l’opera “La peste”, semplice trascrizione della percentuale su scala planetaria dei decessi per e con coronavirus (0,00999173344% al 21 Agosto), in modo che, fermo restando il rispetto per quanti ne sono rimasti coinvolti, il pubblico possa una volta per tutte farsi un’idea della reale entità del fenomeno. All’interno il clima varierà dalla estroversa socievolezza di Gilgogué al non multabile spirito di aggregazione di Willow e al pop microbiologico della Duval; dal carattere individualista di autori quali Granata, IonescoJohansson, Maresca e Pupovac, a quello meditativo e finanche ascetico di artisti come LaugéFiorese e Casati. Ciascuno secondo la propria inclinazione, ma soprattutto in ossequio unicamente alla propria libera scelta, ciò di cui in questo momento tutti abbiamo un gran bisogno. Con l’augurio che l’imposizione di regole non diventi una regola, la mostra terminerà non si sa quando, poiché, date le attuali condizioni e restrizioni, una normale programmazione espositiva appare del tutto impensabile.