Nato nel 1923 a Sois, nei pressi di Belluno, Mario De Biasi è dal 1938 milanese di adozione. Inizia a fotografare nel 1945 con un manuale e del materiale rinvenuti fra le macerie di Norimberga, dove si trova deportato. Ritornato in Italia, tiene la sua prima mostra personale nel 1948 e nel 1953 entra a far parte della redazione di Epoca, periodico per il quale realizza, in più di trent’anni, centinaia di copertine e innumerevoli reportage da tutto il mondo. Fittissima la sua carriera espositiva, di cui vanno almeno menzionate la partecipazione alla rassegna Gli Universalisti alla Photokina di Colonia nel 1972, quella alla mostra The Italian Metamorphosis, 1943-1968 al Solomon Guggenheim Museum di New York – per il cui manifesto viene scelta la sua foto Gli italiani si voltano – e quelle all’esposizione sul Neorealismo Italiano (2008) a Madrid e all’edizione 2007 di Paris Photo, oltre alla grande retrospettiva all’Arengario di Milano nel 2000. Vincitore dell’Erich Salomon Preis a Colonia nel 1964, Premio Saint Vincent per il giornalismo nel 1982, Premio alla Carriera al Festival di Arles del 1994 e Ambrogino d’Oro nel 2006, è presente nel volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. Nel 2003 è stato insignito del titolo di Maestro della Fotografia Italiana dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), che gli ha inoltre dedicato un volume monografico nella collana Grandi Autori. Nel 2011, con la mostra Changing Japan. 1950 – 1980, coprodotta dalla Galleria 70, è stato il primo arista straniero a esporre al Photo Salon del Japan Camera Industry Institute di Tokyo. Quest’anno, durante il Photoshow di Milano, ha ricevuto il Premio AIF 2013 (Associazione Italiana Foto and Digital Imaging) alla Carriera. Mario De Biasi è morto a Milano il 27 Maggio 2013.